INTRODUZIONE


La Settimana Santa della cittadina di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, è particolarmente interessante perchè, pur svolgendosi riti e  processioni, come tradizionalmente avviene in tutta la Sicilia, è caratterizzata da diverse "Sacre Rappresentazioni della Passione di Cristo".
Le prime rappresentazioni sacre sancataldesi fanno riferimento a diverse testimonianze rese dai cittadini anziani, i quali ricordano che, un tempo, i riti della Settimana Santa erano prevalentemente svolti dal Clero, giacché la Settimana Santa sancataldese nasce come rappresentazione teatrale di carattere religioso.
Lo scopo era avvicinare i fedeli alla Passione del Cristo con un linguaggio semplice, che fosse fortemente comunicativo.
Le prime rappresentazioni teatrali erano organizzate dalle diverse parrocchie locali. c'era un testo unico, composto da una tragedia in tre atti, talvolta della durata di sei ore, che andava in scena in un magazzino del cortile "Spiridione", posto nell’attuale via Cesare Cantù e prendeva il nome di "Murturio".
Nel 1866 il luogo divenne poco sicuro a causa di un incendio e, in seguito, furono vietate le manifestazioni serali e notturne di ogni tipo, nonostante queste ultime fossero considerate sacre.
Successivamente, le manifestazioni furono spostate nella zona di "Monte Taborre" (Monte Tabor), oggi conosciuta come il quartiere della Chiesa della Catena. Qui fu introdotta una versione ridotta, comprensibile alla popolazione.
Tutto inizia però già dai Sabato di Quaresima, con la celebrazione dei "Sabatini" che culminano nel sesto ed ultimo sabato (quello precedente la Domenica delle Palme) con la processione della Addolorata.

Il giorno sucessivo, Domenica delle Palme, si svolge la processione de "U Signuri lassa lassa la catina", che è simultaneamente l'epilogo ed in un certo senso l'inizio di una serie di piccole processioni che porteranno il venerato Crocifisso di casa in casa, settimanalmente, a partire dalla Domenica del Battesimo di Gesù, immediatamente dopo la solennità della Epifania.
Il culto a questo Crocifisso è curato dalla Confraternita di S. Raimondo Nonnato.
Nei giorni successivi alle celebrazioni della Domenica delle Palme, particolare rilievo ha la rappresentazione del Corteo Storico e "Processo a Gesù", davanti a Ponzio Pilato che, sino al 1991, veniva svolto il Venerdì Santo mattina ed attualmente il Mercoledì Santo.
L’origine è relativamente recente; per la prima volta, infatti, fu messo in scena nel 1964, appunto nella mattina del Venerdì Santo, davanti alla "Chiesa della Mercè", e in seguito fu ripetuto nel 1966 e 1967, per iniziativa del sancataldese Giuseppe Pilato.
Inizialmente il "Processo a Gesù" era preceduto da un lungo corteo, formato da personaggi con costumi romani e giudaici. Continuatore di questo straordinario evento fu l’artista locale Raimondo Ruggieri, che oltre a curarne gli aspetti artistici, ne fu regista di molte edizioni.

La sera del Giovedì Santo, dopo le celebrazioni liturgiche ufficiali, si svolge la processione della Addolorata e S. Giovanni che vuole ricordare la ricerca del Figlio da parte della Madre, accompagnata dall'Apostolo prediletto da Gesù.
Il giorno successivo, Venerdì Santo mattina, vi è la cosiddetta processione verso il Calvario durante la quale la Madonna Addolorata e S. Giovanni incontrano Gesù posto sulla bara ed insieme procedono verso il luogo chiamato appunto "Calvario" dove, in una cappella, viene sistemato il Cristo Morto. 
Successivamente, in tarda mattinata, durante la processione dei Misteri, avviene invece l'incontro fra l'Addolorata e S. Giovanni con il "Nazareno", il Cristo che porta la croce, ed insieme raggiungono nuovamente il "Calvario" dove viene rappresentato il momento della crocifissione, curato dalla Confraternita del SS. Sacramento.
La sera del Venerdì Santo vi è l'appuntamento che riscuote maggiore partecipazione, "A' Scinnenza", la rappresentazione sacra drammatica della discesa del Cristo dalla Croce.
Fu scritta tra il 1845 e il 1855 dall’avvocato sancataldese Francesco Medico e il titolo originario fu "La discesa dalla Croce".


Nel pomeriggio della Domenica di Pasqua, la Settimana Santa di San Cataldo si conclude con la Sfilata dei "Sanpauluna", simulacri giganti in cartapesta rappresentanti gli undici Apostoli, che con la Madonna e la Maddalena incontrano il Cristo Risorto.


I "Sanpauluna", posti sotto la tutela della Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta, sono custoditi durante tutto l'anno (insieme alle "Vare" e alle ultime ritrovate "Varicedde").

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal Gruppo Facebook "Settimana Santa Sancataldese".